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al testo di Gil
Dove mi hai toccato le mani
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a L. Dove mi hai toccato le mani Non vi era che buio, Ma le tue carezze sulle dita Trafissero luminose Quella oscurità. Nell'assenza di parole Udii il suono della tua voce E fu bellezza Pure nel dolore. Non mi restano che i tuoi occhi Per credere ancora Ai mille volti dell'amore Dentro questa lontananza, questo esilio Dove non sono Se tu per me non sei.
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Gil
- 04/07/2018 01:13:00
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Sì, Rosa Maria, mi era chiaro (gli elogi però non li merito), ma non FI meno ti ringrazio per quello che ti ho già scritto: hai messo in luce ovvero hai reso esplicite le ragioni della mia scrittura, ma non scelte o decise "a tavolino". Mi piacerebbe dire di più; rimane intanto ciò che ti ho scritto: amo il tuo commento, non tanto per gli elogi, ma appunto per la precisione e la puntualità delle sue considerazioni, spunti di riflessione su di un tema già da tempo oggetto della mia attenzione.
Grazie ancora. Spero di essermi riuscito a spiegare un po; semmai ti scriverò ancora
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Rosa Maria Cantatore
- 03/07/2018 23:23:00
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ma guarda che il mio voleva essere un elogio nei confronti di chi- senza appunto cadere nella trappola del retorico, dello scontato, del banale- sa parlare, in versi, damore... Non tutti lo sanno fare. Anzi.
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Gil
- 03/07/2018 18:26:00
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Rosa Maria, il tuo commento è per me così spiazzante, poiché, con chirurgica precisione, apre e mostra la "ferita", che neppure io avrei potuto sapere se non guardandola con gli occhi di un altro, ancorché ciò mostra il limite della mia scrittura, un limite che si somma ai limiti di una mancanza di cultura e di tecnica poetica, cioè il limite di una scrittura che " muore" per tema su se stessa, perché "imprigionato" dentro il proprio "sentire", non andando oltre questo struggimento damore (o almeno come tendenza primaria), così come bene hai centrato tu nel tuo commento.
Ti ringrazio ancora, Rosa, per questo tuo commento così " incalzante ".
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Gil
- 03/07/2018 17:45:00
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Grazie, Laura, tu sei la dolce parola che ispira i poeti...
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Rosa Maria Cantatore
- 03/07/2018 14:53:00
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le poesie damore sono quelle che, a quanto pare, preferisci per esprimere il tuo mondo interiore...
Che tu riesca nellintento, è chiaro. E niente affatto facile- senza cadere nella trappola della banalità.
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Laura Turra
- 01/07/2018 16:40:00
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Gil, questa tua poesia è proprio un dono. Ti abbraccio
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